Oltre 400 mezzi pesanti adibiti al "trasporto eccezzionale" carichi di pesanti bramme attraversano il nostro paese con evidenti problemi di sicurezza e di danneggiamento del manto stradale.
Patto di stabilità: le nuove regole per ora vanno osservate.
Se non c’è una corretta gestione delle opere si rischia di dover mettere mano nelle tasche dei cittadini con addizionali comunali e aumenti di IMU e TARSU (tares in futuro).
Come metodo futuro è necessario “diluire” correttamente le opere ed evitare l’esecuzione contemporanea delle stesse.
A inizio anno c’erano circa 80 mila euro a disposizione per pagare. Poi ce n’erano 160 mila euro adesso sono stare pagate opere per quasi 600 mila euro.
Il tutto in funzione delle entrate.
Cambiano i criteri, economici e finanziari e di questo dobbiamo essere consapevoli e con questi nuove regole si deve gestire.
La regione è intervenuta nei confronti delle autonomie con 90 milioni di euro adesso ne ha aggiunti altri 20 milioni.
Se i criteri di distribuzione saranno equi in tutti gli enti locali della regione il debito residuo di San Giorgio di Nogaro potrà essere finanziato per il 57%.
Il resto potrà essere a carico dei cittadini se non vi sarà una corretta gestione.
Staremo a vedere
Trasporto delle barre d’acciaio su nave: una mozione
15 dicembre 2012 pagina 48 sezione: Nazionale SAN GIORGIO
L’assemblea dei Comuni di San Giorgio di Nogaro e Torviscosa ha approvato all’unanimità la mozione del consigliere sangiorgino della lista “Crescere insieme”, che prevede di spostare il trasporto delle bramme (barre d’acciaio) dalla statale 14 alle navi fluviali. Nel documento si evidenzia che, annualmente, su un totale di almeno 1.200.000 tonnellate di bramme trasportate, circa il 30% del traffico delle bramme, pari a 400 mila tonnellate, viene trasportato via nave a Porto Nogaro, a significare che le restanti 800 mila viaggiano sui gomma con un traffico di 28.571 camion, con una passaggio giornaliero di 130 mezzi al giorno sulla statale 14. «È evidente- spiega Enzo Bertoldi- che questi trasporti stradali sono di intralcio alla viabilità e causano un notevole rallentamento del traffico lungo questa importante arteria viaria e costituiscono un pericolo per i fruitori della strada stessa». Per questo la proposta, approvata da tutti è quella di «favorire un incremento progressivo delle percentuali di trasporto bramme via mare dal 30 per cento del traffico attuale ad almeno il 90 per cento, convertendo di conseguenza il 90 per cento del traffico delle bramme da camion a chiatte/navi fluviali, diminuendo quindi la probabilità di origine di incidenti che coinvolgono detti mezzi pesanti e i cittadini fruitori della viabilità». Ciò ribadendo «l’idea generale di unire via mare i tre porti regionali creando sinergie di traffico e cercando di dirottare via mare verso Monfalcone e gli altri porti le lamiere prodotte dai laminatoi». Nei giorni scorsi il problema della pericolosità della regionale 14 a causa dei troppi camion era tornato d’attualità per un incidente che aveva coinvolto un tir e un’auto. (f.a.)
La minoranza: indebitamento pro-capite intollerabile
20 luglio 2012
SAN GIORGIO DI NOGARO. «Dal conto del bilancio emerge che l’indebitamento pro capite dei sangiorgini, inteso come “residui debiti mutui” su “popolazione esistente”, evidenzia come nel 2011 la somma...
SAN GIORGIO DI NOGARO. «Dal conto del bilancio emerge che l’indebitamento pro capite dei sangiorgini, inteso come “residui debiti mutui” su “popolazione esistente”, evidenzia come nel 2011 la somma sia pari a 1430,66 euro per cittadino: nel 2009 tale valore era pari a 1366,38». Enzo Bertoldi, consigliere di minoranza, analizza la situazione debitoria dei cittadini di San Giorgio di Nogaro, ribadendo che «sull’eccessivo indebitamento per mutui della giunta avevamo ragione noi e i dati oggettivi dei documenti di bilancio e le azioni di Pietro del Frate lo dimostrano! Dunque - dice - il conto del bilancio 2011 evidenzia in modo oggettivo quanto noi avevamo denunciato a febbraio 2011 ossia che c’è stata una gestione poco equilibrata dei mutui con un conseguente aumento delle rate che hanno portato a un ingessamento del bilancio e ad un aumento dei costi a carico dei cittadini quali la rata dello scuolabus e un aumento dei costi per i servizi a domanda individuale. Malgaro la crisi, nell’ultimo triennio c’è stata una pressoché costanza nei trasferimenti regionali al comune, la maggiore rigidità è stata per una svista nella gestione dei contributi di diversi mutui ventennali. In sostanza sono stati accesi dei mutui ventennali i cui contributi in conto interesse o capitale è solamente di 10 anni per cui ora alcuni mutui sono all’undicesimo anno e le rate sono da pagare in maniera piena. Ciò ha portato a una scelta drastica da parte della giunta che nel corso del bilancio di aprile ha deciso di non accendere alcun mutuo per l’anno in corso, ma di eseguire le opere pubbliche preelettorali con 800 mila euro cash. L’indebitamento a breve diminuisce come evidenzia il documento del revisore dei conti, ma negli anni futuri riprenderanno ad aumentare gli oneri finanziari soprattutto nel 2014 quando si inizieranno a pagare le rate dell’edificio lungo via Aquileia».
Francesca Artico
Disabili e anziani, Imu al minimo
16 maggio 2012 - pagina 39 sezione: Gorizia
SAN GIORGIO DI NOGARO Il comune di San Giorgio di Nogaro, applicherà per le abitazioni degli anziani e disabili residenti in istituti di ricovero, l’aliquota ridotta della prima casa (4 per mille) , e si impegna a verificare ed eventualmente a disciplinare – qualora consentito dalla norma di legge - le detrazioni (50 euro) per i disabili conviventi di età superiore ai 26 anni. Naturalmente la condizione è che la stessa non risulti locata, se così fosse non avrebbe diritto alle detrazioni e rientrando nell’aliquota (7,6 per mille) della seconda casa. Questo è il risultato relativo all'ordine del giorno presentato in sede di consiglio comunale dal consigliere di minoranza, Enzo Bertoldi, nel quale chiedeva all’assembela consigliare di applicare “l’aliquota ridotta per l’abitazione principale e per le relative pertinenze e alla detrazione si applichino anche all’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili, che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, che la maggioranza ha accolto votandolo all’unanimità”. Soddisfatto il consigliere Bertoldi, il quale ha sottolineato che non si poteva penalizzare ulteriormente disabili e anziani, già provati dalla crisi economica. Sia il sindaco, Pietro Del Frate che l’assessore al Bilancio, Paolo Favalessa, hanno accolto con favore la proposta, affermando che sull’ordine del giorno presentato dal consigliere «non c’era nulla da obiettare». Il capogruppo Luciano Bonetto, dichiarandosi favorevole, ha ribadito che «la complessità della manovra impone di approfondire anche in sede di Unione dei Comuni, tutto quello che possiamo fare in favore dei cittadini si farà. L’applicazione Imu è molto complessa e questa finanziaria ci dà occasione per lavorare assieme, quindi sono favorevole». (f.a.)
A San Giorgio c’è la nuova rotonda: raffica di proteste
11 aprile 2012 - pagina 37 sezione: Gorizia
SAN GIORGIO Polemiche a San Giorgio di Nogaro sulla nuova rotonda di intersezione tra via Palmanova e via Carnia a causa delle problematiche che sta creando agli utenti di quella che è la strada di accesso al centro del paese. Questo intervento urbanistico che l’assessore ai lavori pubblici, Flavia Tomba, ha motivato come una messa in sicurezza della strada a fronte delle annose proteste degli abitanti per l’elevata velocità degli automobilisti che la percorrono, oggi è oggetto di polemiche da parte della gente che la utilizza, la quale sottolinea come già più volte siano stati evitati per un soffio incidenti. Infatti lamentano che specialmente nello ore notturne, ci si accorge all’ultimo dell’esistenza della rotatoria dove quasi nessuno rispetta la precedenza, tant’è che sono evidenti i segni di chi ci passa sopra. Va inoltre detto che restringe la carreggiata in ingresso a via Carnia e obbliga «ad una innaturale giravolta per rimettersi su via Palmanova». Sull’argomento interviene anche il consigliere di minoranza, Enzo Bertoldi, il quale afferma che «personalmente ho assistito a tre auto che arrivando da Porpetto sono passate diritte sopra la rotonda senza rispettare la precedenza e la segnaletica. Cittadini che mi incontrano - dice - mi hanno segnalato altre situazioni di pericolosità che si vengono a formare. Ricordo che la rotonda su via Palmanova non fa parte del piano urbano del traffico recentemente approvato dall’amministrazione comunale, ma si tratterebbe di una iniziativa presa direttamente dal sindaco e dalla giunta, senza una delibera ufficiale e senza passare attraverso un confronto nelle commissioni deputate così come fatto in occasione del piano urbano del traffico. È un evidente esempio di come le cose non vengano sufficientemente approfondite e affrontate. Rimaniamo sorpresi di questa iniziativa e - conclude Bertoldi -, rimaniamo altrettanto sorpresi, che finora per quanto riguarda l’incrocio tra via Paluduz e via Filipputti a Chiarisacco da un decennio ancora con i birilli, pare non sia prioritaria per il sindaco Del Frate e dalla sua giunta». (f.a.)
San Giorgio, superbollette per municipio e biblioteca
06 dicembre 2011 - pagina 37 sezione: Nazionale
SAN GIORGIO DI NOGARO Bollette del ga e dell’elettricità più care a palazzo, il Comune predispone due variazioni di bilancio (per un totale di 67 mila euro) e la minoranza insorge. I consumi del palazzo municipale e di Villa Dora sono cresciuti di 37 mila euro in soli due mesi, gli altri 30 mila euro in più riguardano scuole e impianti sportivi. «La spesa energetica del Comune rischia di andare fuori controllo» afferma Enzo Bertoldi, consigliere di minoranza, che attacca la maggioranza: «In questi anni non ha dato priorità nei suoi programmi alla termoregolazione degli edifici e all’efficienza energetica e il sospetto che i contratti principali delle utenze non siano stati chiusi con condizioni favorevoli a carico del Comune. In consiglio comunale ho chiesto di intervenire anche sui contratti di fornitura valutando tra l’altro l’opportunità di creare un consorzio tra tutti i comuni della Bassa finalizzato (altri lo stanno attuando), all’acquisto di energia elettrica e gas alle migliori condizioni di mercato per tutti i comuni del territorio». Si ipotizza che nel 2011 il Comune potrebbe spendere di consumo energetico fino a 800 mila euro. Nel consuntivo 2010 le spese per la sola energia elettrica per l’illuminazione pubblica erano state di oltre 195 mila euro, e altri oltre 46 mila per il riscaldamento e l’illuminazione degli uffici comunali. Alle accuse di Bertoldi, l’assessore Flavia Tomba, risponde che qualcosa si sta facendo, «vedi scuole medie», ma ci vogliono risorse. «È facile piangersi addosso - afferma Bertoldi-, ma noi non possiamo restare impassibili sul fatto che negli ultimi due mesi vi è stata una variazione una tantum in più di circa 67 euro che diventeranno consolidate nel bilancio di previsione 2012. La maggioranza ha bocciato i nostri emendamenti presentati in occasione del bilancio di previsione di febbraio che riguardavano investimenti per la riqualificazione energetica degli edifici comunali e l’adeguamento dei sistemi di regolazione del calore, l’adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica con investimenti che producono i risparmi energetici e di spesa corrente: alcuni nodi sono venuti al pettine. In soli due mesi ci sono state variazioni di 19 mila euro in più per gas ed energia elettrica del Municipio e 18 mila euro in più di consumi gas ed energia elettrica per la Biblioteca. Questo significa 37 mila euro in meno per le attività del sociale e della cultura». Francesca Artico ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Rotatoria davanti al duomo Bertoldi: petizione inascoltata
05 ottobre 2011 - pagina 40 sezione: Nazionale
SAN GIORGIO DI NOGARO «Ancora la rotatoria davanti al duomo malgrado le firme di almeno 300 cittadini». Enzo Bertoldi, consigliere di minoranza, interviene sul Piano urbano del traffico, appena approvato dalla maggioranza e «sul quale noi ci siamo astenuti. Il piano è passato nella sua ultima versione senza che vi sia stata una commissione comunale di urbanistica e di viabilità ad esaminarlo, presenta delle discrepanze con il Prg recentemente adottato. Ad esempio non è stata riportata la previsione di collegamento tra via Galli e via Mazzini per proseguire verso via Bombaiù, come del resto quella di collegare via Bonini con via Galli, non inserendo il sottopasso ciclo pedonale per attraversare la ferrovia. Vi è inoltre il collegamento di alcune strade chiuse della frazione dei Galli con via Toppo Wasserman, una strada interna di collegamento a destra di via Marittima, una penetrazione chiusa a Chiarisacco.(f.a.)
Il sindaco Pietro Del Frate è intervenuto ripristinando le fermate degli scuolabus di San Giorgio di Nogaro, dopo aver incontrato i genitori degli studenti e aver valutato assieme a loro le motivazioni delle rimostranze. Soddisfazione da parte dei genitori, che ringraziano dunque il primo cittadino per aver capito la loro protesta in merito alla decisione di togliere alcune fermate in alcune frazioni, e che hanno espresso anche apprezzamento per l’intervento del consigliere di minoranza Enzo Bertoldi, per essersi impegnato presentando al sindaco e alla giunta un’interpellanza in merito alla vicenda. Ricordiamo che a San Giorgio sono interessati al servizio 745 studenti: di cui 110 della scuola dell’Infanzia (compresi 80 della privata), 335 della Primaria e 220 della Media, che da metà anno scolastico 2010- 2011 pagano novanta euro di ticket per lo scuolabus, una somma che in caso di una specifica richiesta dell’utente (al di fuori del normale percorso) può essere raddoppiata anche del cinquanta per cento. (f.a.)
Soppresse alcune fermate dello scuolabus
13 settembre 2011 - pagina 37 sezione: Nazionale
SAN GIORGIO DI NOGARO Prende il via tra le polemiche, l’anno scolastico a San Giorgio di Nogaro, per la sopressione di alcune fermate dello scuolabus. La polemica è scoppiata dopo la riunione convocata il 5 settembre dall’assessore, Daniele Salvador, dov’è stata conferma la decisione di sopprimere alcune fermate tra cui quella della frazione di Zellina e di via Lignano- Porto Nogaro. Il consigliere di minoranza, Enzo Bertoldi, ha presentato un’interrogazione al sindaco di San Giorgio, Pietro Del Frate, per chiedere chiarimenti in merito. «Sono stato avvicinato da diversi genitori che avevano partecipato alla riunione con l’assessore Salvador - dice - fortemente preoccupati per la sopressione del servizio di scuolabus che è prioritario per coloro che abitano nelle frazioni e in luoghi lontani dal centro del paese. Dalle dichiarazioni a caldo dei genitori spicca l’eliminazione di una fermata nella frazione di Zellina utilizzata da 9 bambini attualmente fruiscono del servizio, e del percorso di via Lignano a Porto Nogaro e di altri periferici». (f.a.)
San Giorgio: altra interrogazione per il sottopasso
28 settembre 2011 - pagina 37 sezione: Nazionale
SAN GIORGIO DI NOGARO Il consigliere di minoranza Enzo Bertoldi ha presentato al sindaco, Pietro Del Frate, un’interrogazione per conoscere «quali siano le motivazioni per cui a due anni di distanza il progetto di ampliamento del sottopasso di via Max di Montegnacco è ancora fermo, se le prescrizioni richieste dalla minoranza verranno rispettate, oppure se non si possano rispettare, e se è intenzione della maggioranza rinunciare a tale progetto».
«Come minoranza ci eravamo opposti assieme alla cittadinanza alla realizzazione del sottopasso con telecomando nella versione approvata dalla giunta nel 2006 - afferma Bertoldi - la bozza della nuova soluzione prevede la trasformazione della seconda canna già predisposta, in un percorso fruibile ciclo pedonale.
L’uscita del percorso della ciclabile è a doppio senso, non in direzione di via Max di Montegnacco, ma su via Guglielmo Marconi in direzione della Stazione, quindi ad arco di cerchio all'esterno sottopasso.
Infine, «accanto alla pista ciclabile prevista (che è larga 2.5 metri) vi sia un percorso pedonale che in direzione via Marconi termina con una scalinata, mentre in direzione di via Max di Montegnacco procede con un percorso con tornanti in pendenza per le carrozzine o per le bici a mano». (f.a.)
Casa di riposo aumentate le rette: 3 euro al giorno
04 febbraio 2010 - pagina 11 sezione: Udine
SAN GIORGIO DI NOGARO. È stata presentata dalla minoranza al sindaco di San Giorgio, Pietro Del Frate, un’interrogazione sull’aumento delle rette della Casa di riposo, l’Asp “G. Chiabà”.
Nel documento il consigliere Enzo Bertoldi, sottolinea di essere stato avvicinato da diversi cittadini, i quali gli hanno riferito che dal mese di gennaio 2010 «c’è stato l’aumento della retta giornaliera per gli ospiti dell’Azienda per i servizi alla persona di San Giorgio di Nogaro di circa 3 euro in più rispetto al 2009.
Aumento - dice - che incide per circa 90 euro mensili, 1.080 euro all’anno a carico delle famiglie.
Mi sono informato e ho scoperto che nella finanziaria 2010 la Regione ha fatto un grande sforzo per inserire nel bilancio regionale una somma di qualche milione di euro che aumenta i contributi per aiutare le famiglie con anziani che usufruiscono delle case di riposo.
Tale somma a contributo regionale per la non autosufficienza, ristoro, oneri sanitari è di circa 3 euro al giorno. A fronte di ciò, ho chiesto al sindaco Del Frate, con un’interrogazione, di verificare presso l’Asp, se effettivamente i costi di gestione sono aumentati in maniera tale da giustificare questo aumento che assorbe tutta la somma di aumento dei contributi da parte della Regione per aiutare le famiglie con anziani che usufruiscono di queste strutture, anche alla luce del fatto che costi dell’energia elettrica e del gas siano diminuiti nel 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009».
Addio al “Tubone” oggi ultima riunione del Consorzio
23 novembre 2010 - pagina 14 sezione: Udine
SAN GIORGIO DI NOGARO. Data storica oggi per il Consorzio depurazione Laguna spa, che ha indetto l’ultima assemblea dei comuni soci prima della fusione con il Cafc. Dunque siamo alla svolta decisiva nella controversa storia del “Tubone” che dal 30 novembre, con l’avvio della fase operativa della fusione, cambia pelle e diventa dopo 22 anni, a tutti gli effetti, una nuova società con sede a Udine. E proprio per l’ultima assemblea del Consorzio depurazione che i consiglieri di minoranza Nicola Del Frate ed Enzo Bertoldi hanno presentato al sindaco di San Giorgio, Pietro Del Frate, in qualità di presidente del Coordinamento ristretto dei sindaci-soci, un’interrogazione sui nodi ancora irrisolti che il “Tubone” lascia sul territorio.
«Il sindaco di San Giorgio è presidente del Coordinamento ed esponente di un comune socio - affermano -, partecipa quindi alle decisioni dell’ente e in tale veste vigila sul Cda, approva le decisioni più importanti, tra le quali quella dell’emissione dei canoni di fognatura, e sempre come presidente ha approvato (è stato determinante) il nuovo regolamento di fognatura. Questa doppia posizione, presidente Coordinamento e socio, mette il sindaco di San Giorgio in una posizione tale da possedere tutte le informazioni necessarie a chiarire la situazione anche alla luce del nuovo regolamento approvato dall’assemblea dei soci e successivamente dall’Aato, di cui il nostro comune fa parte».
«A fronte di ciò - chiedono -, noi vorremmo sapere dal sindaco Del Frate se si è attivato presso gli organi del Consorzio (Cda, assemblea, Coordinamento soci), affinchè venissero definite particolari deroghe per casi eccezionali e motivati, all’applicazione del nuovo regolamento fognario. Quale posizione intende assumere di fronte alla richiesta del Consorzio di depurazione di emissione di ordinanze nei confronti dei cittadini ad oggi non allacciati alla rete fognaria. Se ritiene corretto che tali cittadini debbano sobbarcarsi, tutte le spese di allacciamento (anche parecchie migliaia di euro), quando il regolamento fognario vigente sino all’ottobre 2009, prevedeva quale limite massimo di spesa le vecchie 500 mila lire e il contributo del Consorzio per le spese di allacciamento eccedenti a questo limite».
A fronte di ciò, concludono i consiglieri di minoranza, «chiediamo se non ritenga necessario istituire un fondo per contribuire alle spese di allacciamento delle famiglie in difficoltà e con oneri particolarmente gravosi a loro carico».
Francesca Artico
«La giunta non informa sulla Carta famiglia»
29 settembre 2010 - pagina 12 sezione: Udine
SAN GIORGIO DI NOGARO. «Non esiste ad oggi alcun documento da parte della giunta di San Giorgio di Nogaro sui benefici derivanti dalla Carta famiglia: per questo chiedo al sindaco quali azioni intende intraprendere l’amministrazione comunale, per assicurare alle famiglie maggiori informazioni sul programma regionale di interventi alle famiglie numerose e quali sistemi efficaci intenda attuare per essere vicino alle esifìgenze delle famiglie sangiorgine in difficoltà».
Enzo Bertoldi, consigliere comunale di minoranza, ha presentato un’interrogazione al sindaco di San Giorgio di Nogaro, Pietro Del Frate, per sapere cosa si intenda fare in merito al rifinanziamento, da parte della Regione Fvg, della Carta famiglia che «può essere richiesta ai rispettivi comuni da genitori che siano residenti da almeno un anno in regione, abbiano almeno un figlio a carico e producano un Isee complessivo del nucleo familiare inferiore ai 30 mila euro, salvo deroga di quest'ultimo per coloro che hanno 4 o più figli. Vorrei ricordare- dice- che il primo beneficio attivato nell'ambito della Carta Famiglia riguarda la riduzione dei costi relativi alla fornitura di energia elettrica e successivamente il bonus gas per il riscaldamento, ma ci sono anche interventi per iniziative di sostegno alle famiglie numerose, da definirsi nel dettaglio nei singoli atti di attivazione da parte dei Comuni avuta anche considerazione di eventuali caratteristiche particolari del territorio, possono essere attivate nell’ambito delle seguenti tipologie dei beni e dei servizi: servizi educativi e sociali, compresi i centri estivi; mense scolastiche; servizi e attività formative extrascolastiche e sportive; servizi di trasporto scolastico e pubblico; protesi dentarie e cure ortodontiche, protesi acustiche e ortopediche, occhiali da vista e lenti corneali; utenze domestiche; acquisto di prodotti alimentari; imposte e tasse».
Bertoldi conclude ricordando che domani è il termine ultimo per i comuni di presentare al Servizio politiche per la famiglie la documentazione su come intendono gestire la misura previste dalla normativa statale e regionale come previsto dall’articolo 3 bis della legge regionale 11/2006 e quindi individuano il soggetto cui trasferire i fondi regionali per l’attuazione degli interventi. (f.a.)
Tubone, il caso approda in Regione
03 novembre 2009 - pagina 12 sezione: Udine
CERVIGNANO. Approda sui banchi del consiglio regionale la questione delle bollette relative al servizio di depurazione emesse dal Consorzio depurazione laguna di San Giorgio di Nogaro per gli anni 2007 e 2008. Il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone, ha presentato infatti, un’interrogazione al presidente della Regione, Renzo Tondo e all’assessore competente, per sapere se sono a conoscenza «delle complesse questioni legate al servizio di depurazione delle acque da parte del Consorzio Depurazione Laguna spa (Tubone), sia sotto l’aspetto del pagamento dei canoni di depurazione per un servizio effettivamente reso, sia sotto l’aspetto della salvaguardia ambientale della laguna di Grado e Marano».
Ferone chiede di sapere se «si è a conoscenza degli effetti di natura giuridica e amministrativa relativi alla sentenza della Corte Costituzionale 335/08, della deliberazione del 7 maggio 2009 della Corte dei Conti del Fvg, della sentenza della Commissione Tributaria di Udine del 16 marzo 2009. Vorrei sapere - chiede il consigliere trtegionale - se non si ritenga che i censiti dei comuni di Marano, Carlino, Muzzana, San Giorgio, Torviscosa e Cervignano, subiscano non solo dei torti sul piano del diritto, ma anche un danno patrimoniale se sono costretti a reiterate pretese per un’obbligazione ingiusta ed illegittima e per la quale meritano di essere tutelati. Inoltre se non si ritenga di invitare le amministrazioni comunali di Marano, Carlino, Muzzana, San Giorgio, Torviscosa e Cervignano, a concorrere al rispetto della legalità, a seguito delle autorevoli sentenze e deliberazioni pronunciate sulla questione. Vista la consistenza dei finanziamenti regionali concessi al Consorzio, vorrei capire quale sia in concreto l’attività svolta dal Consorzio di Depurazione, in particolare quale sia la quantità delle acque inquinate trattate nell’impianto nell’ultimo triennio e quante tonnellate di fanghi siano stati prodotti dalla depurazione e dove siano stati smaltiti; quanti sono gli utenti effettivamente serviti; quanti gli utenti “obbligati” al pagamento del canone di depurazione; del contenzioso tra utenti, Consorzio e Equitalia. Infine - conclude - se si è a conoscenza della proposta di autoriduzione delle fatture con il pagamento solo della quota di scarico, e se l’Autority regionale di vigilanza sia intervenuta o intenda intervenire sulle questioni sollevate.
Intanto anche i consiglieri comunali di opposizione di San Giorgio di Nogaro, Nicola Del Frate e Enzo Bertoldi, criticano il sindaco di San Giorgio: «A sentire lui, quando c’è un problema, non dipende da lui e ci invita a rivolgerci ad altri o, ben che vada, dipende dalla precedente amministrazione. Resta però il fatto che è presidente del coordinamento dei sindaci del Consorzio di cui San Giorgio è socio, e quindi partecipa alle decisioni dell’ente, e in tale veste vigila sul Cda e approva le decisioni più importanti tra le quali quella dell’emissione dei canoni di fognatura, e sempre come presidente ha approvato personalmente, ed è stato determinante, per l’approvazione del regolamento di fognatura».
Francesca Artico
Mantenere l'impegno per favorire laddove possibile gli artigiani e le imprese locali utilizzando i regolamenti.
Una nostra (mia) battaglia vinta a favore delle imprese che lavorano bene, con costi adeguati alle regole di mercato e che consegnano i lavori in tempo.
Prima, secondo la maggioranza, una impresa che si aggiudicava un lavoro da 40 mila a 206 mila euro doveva aspettare 18 mesi prima di poter partecipare a una nuova gara, anche se i lavori erano economici, fatti bene e consegnati per tempo.
....solo a San Giorgio....
Di seguito l'articolo comparso sulla stampa
Lavori in economia , nuove regole
Messaggero Veneto - 13 ottobre 2009 pagina 11 sezione: UDINE
SAN GIORGIO DI NOGARO. «Un boomerang sulla maggioranza e una vittoria politica per l’opposizione, la modifica al regolamento comunale per i lavori in economia, che è stata oggetto di un’accesa discussione anche nell’ultimo consiglio comunale». A dirlo, visibilmente soddisfatto, è il consigliere di minoranza Enzo Bertoldi, che nell’ultimo consiglio comunale ha visto approvare quelle modifiche per le quali aveva battagliato nel consiglio comunale di aprile, inerenti i punti salienti del regolamento per gli appalti sui lavori in economia. «Si pensi- afferma Bertoldi- che già ad aprile, avevo chiesto e ottenuto dal sindaco una sospensione dell’assemblea consigliare in quanto, secondo me, non era ammissibile che una ditta aggiudicataria di lavori in economia per importi compresi tra i 40 e 200 mila euro, non potesse partecipare ad un successivo bando se non fossero trascorso un biennio. Dopo la sospensione ero riuscito a portare a 18 mesi, previa avvenuta ultimazione dei lavori, tale tempistica. Nell’ultimo consiglio comunale, su pressione delle associazioni di categoria, è stato approvato un nuovo testo che afferma che l’operatore risultato precedentemente aggiudicatario, non potrà essere invitato ad un successivo bando, fino a che l’opera non sia conclusa e presentato il certificato di collaudo, regolare esecuzione o documento equivalente». «Per importi superiori a 200 mila euro, mi è stato assicurato, rientrando tali opere in capitoli diversi del Codice degli appalti, che un’operatore può partecipare anche se ha un lavoro in corso. La maggioranza, dunque è stata costretta a cedere definitivamente sulla propria ingiusta proposta di non far lavorare chi merita». Per quanto riguarda l’acquisizione di servizi e forniture, secondo Bertoldi è necessario porre mano. «Il regolamento in materia- sostiene- si è rivelato un po’ troppo rigido per gli uffici, in quanto se si devono
fare degli acquisti per spese di rappresentanza o utilizzare servizi per manifestazioni, o acquistare, ad esempio, una pala, per importi al di sotto dei 20 mila euro, applicando i criteri di rotazione attuali,
questi non potranno essere fatti con il medesimo operatore se non è trascorso un biennio dal precedente incarico: io propongo di procedere, nel rispetto dell’economicità dell’azione amministrativa e della semplificazione, con criteri di alternanza e rotazione».
Francesca Artico
San Giorgio, mozione sul crocifisso: «Segno fondamentale della cultura»
25 novembre 2009 - pagina 12 sezione: Udine
SAN GIORGIO DI NOGARO. La lista di minoranza “Crescere insieme”, impegna con una mozione il sindaco Pietro Del Frate e la giunta comunale «a sostenere ogni azioni volta a difendere il Crocifisso, quale segno fondamentale della nostra storia e cultura e ad appoggiare l’iniziativa del Governo italiano, di ricorrere nelle sedi deputate, avverso questa ingiusta sentenza».
Primo firmatario della mozione, Flavio D’Agostini (è stata sottoscritta anche dai consiglieri Nicola Del Frate, Enzo Bertoldi e Mauro Tecovich), che sottolinea tutta la contrarietà del suo gruppo consigliare alla sentenza della Corte europea, «convinto - afferma - che la religione dà un contributo prezioso per la fomazione morale delle persone e costituisce una componente essenziale della nostra civiltà».
Intanto, il consigliere regionale, Paride Cargnelutti, tra i sostenitori dell’iniziativa “Giù le mani dal Crocifisso”, portata avanti da Bertoldi e Del Frate, inerente la petizione da presentare al presidente del Parlamento europeo, che ha raccolto oltre mille firme in soli due giorni, commenta come questo sia «un risultato notevole per il suo significato simbolico ed etico.
Il Crocifisso - afferma - veicola valori di portata collettiva e universale ed è insito nel Dna di tutti i cristiani e di tutte le persone attente al rispetto dei doveri civici e solidaristici.
Abbiamo ottenuto una risposta corale da parte dei cittadini sangiorgini che naturalmente sono portati a tutelare quello che ritengono un simbolo intoccabile nei confronti del quale non posso non essere messi in atto alcun tipo di sovvertimento o alcun tipo di attacco finalizzato a togliere da edifici pubblici e scuole. I sangiorgini hanno dimostrato in maniera chiara da che parte collocarsi sotto il profilo dell’etica, ovvero del comportamento di una collettività che diventa azione concreta.
Abbiamo promosso quest’iniziativa - conclude Cargnelutti - evitando qualsiasi connotazione partitito- politica: nessuna bandiera, nessun colore politico, perché la politica non c’entra in questa battaglia che è prettamente etico- morale e come tale appartiene a ogni singolo individuo, al suo retaggio storico, e al suo inalienabile patrimonio di convinzioni». (f.a.)
San Giorgio, mozione sul crocifisso: «Segno fondamentale della cultura»
25 novembre 2009 - pagina 12 sezione: Udine
SAN GIORGIO DI NOGARO. La lista di minoranza “Crescere insieme”, impegna con una mozione il sindaco Pietro Del Frate e la giunta comunale «a sostenere ogni azioni volta a difendere il Crocifisso, quale segno fondamentale della nostra storia e cultura e ad appoggiare l’iniziativa del Governo italiano, di ricorrere nelle sedi deputate, avverso questa ingiusta sentenza».
Primo firmatario della mozione, Flavio D’Agostini (è stata sottoscritta anche dai consiglieri Nicola Del Frate, Enzo Bertoldi e Mauro Tecovich), che sottolinea tutta la contrarietà del suo gruppo consigliare alla sentenza della Corte europea, «convinto - afferma - che la religione dà un contributo prezioso per la fomazione morale delle persone e costituisce una componente essenziale della nostra civiltà».
Intanto, il consigliere regionale, Paride Cargnelutti, tra i sostenitori dell’iniziativa “Giù le mani dal Crocifisso”, portata avanti da Bertoldi e Del Frate, inerente la petizione da presentare al presidente del Parlamento europeo, che ha raccolto oltre mille firme in soli due giorni, commenta come questo sia «un risultato notevole per il suo significato simbolico ed etico.
Il Crocifisso - afferma - veicola valori di portata collettiva e universale ed è insito nel Dna di tutti i cristiani e di tutte le persone attente al rispetto dei doveri civici e solidaristici.
Abbiamo ottenuto una risposta corale da parte dei cittadini sangiorgini che naturalmente sono portati a tutelare quello che ritengono un simbolo intoccabile nei confronti del quale non posso non essere messi in atto alcun tipo di sovvertimento o alcun tipo di attacco finalizzato a togliere da edifici pubblici e scuole. I sangiorgini hanno dimostrato in maniera chiara da che parte collocarsi sotto il profilo dell’etica, ovvero del comportamento di una collettività che diventa azione concreta.
Abbiamo promosso quest’iniziativa - conclude Cargnelutti - evitando qualsiasi connotazione partitito- politica: nessuna bandiera, nessun colore politico, perché la politica non c’entra in questa battaglia che è prettamente etico- morale e come tale appartiene a ogni singolo individuo, al suo retaggio storico, e al suo inalienabile patrimonio di convinzioni». (f.a.)
Crocifissi in aula, lo chiedono in mille
24 novembre 2009 - pagina 13 sezione: Udine
SAN GIORGIO DI NOGARO. «Il Crocifisso va rispettato».
Il paese si mobilita: sono già mille le firme raccolte con l’iniziativa avviata, sabato e domenica scorsi, a San Giorgio di Nogaro, dai consiglieri comunali Enzo Bertoldi e Nicola del Frate, da Maurizio Pessina e dal consigliere regionale Paride Cargnelutti, che hanno aderito alla petizione popolare rivolta al presidente del Parlamento europeo.
Altre firme saranno consegnate nei prossimi giorni dalle persone che si stanno facendo carico della raccolta presso familiari, parenti e amici: i moduli sottoscritti possono essere consegnati anche in parrocchia, per poi essere inviati al coordinamento regionale.
Visto il successo e l’adesione all’iniziativa, probabilmente sarà ripetuta il prossimo fine settimana.
La petizione popolare, nata spontaneamente nel giro di qualche giorno a San Giorgio di Nogaro, si rifà alla recente sentenza della Corte europea dei diritti umani, che ha bocciato la presenza del Crocifisso dalle scuole «cioè l’immagine dell’uomo-Dio in cui credono milioni di cittadini - affermano gli organizzatori - e che porta noi europei a ricevere un colpo mortale.
Questa sentenza, ha turbato, inquietato e disturbato la coscienza di milioni di europei e nel suo piccolo anche quelli di San Giorgio che,, al di là delle appartenenze politiche, e della frequentazione religiosa, si sentono “derubati” da quello che il Crocifisso rappresenta: la propria storia, la propria cultura e la propria tradizione: un diritto umano, questo, che non vogliono “venga calpestato” da alcuno».
I sangiorgini lo hanno dimostrato andando a firmare la petizione tra sabato e domenica, senza che nessuno avesse pubblicizzato l’iniziativa, ma solo attraverso il tam tam del passaparola.
Un successo, dunque, secondo gli organizzatori. «Una volta tanto, tutti si sono detti d’accordo: “Il Crocifisso non si tocca”.
Convinti che i valori in cui credono vadano rispettati dal Parlamento europeo, che è espressione della volontà popolare, e quindi deve garantire il rispetto delle tradizioni altrimenti l’Europa verrà percepita come una organizzazione mercantile, senza anima e vuota di senso.
Non erano queste le ragioni e le finalità che hanno spinto a dar vita alla Comunità europea».
Altre iniziative in difesa del mantenimento del Crocifisso nelle scuola saranno prese nei prossimi giorni a San Giorgio di Nogaro, al fine di salvaguardare quella che viene definita, la “nostra differenza”.
Francesca Artico
È polemica sul sottopasso
07 giugno 2006 - pagina 18 sezione: Udine
Sottopasso con telecomando
SAN GIORGIO. «Sottopasso di via Montegnacco: un atto di arroganza da parte della giunta irrispettosa dei metodi della partecipazione democratica». Si preannuncia battaglia dura in consiglio comunale (si dovrebbe tenere la prossima settimana) tra maggioranza e minoranza sul progetto di realizzo della seconda canna del sottopasso di via Montegnacco.
I gruppi consigliari di opposizione hanno presentato una mozione da sottoporre all’assemblea consiliare. Tale intervento ha lo scopo di rivedere l’impostazione viaria e di sicurezza del progetto di raddoppio del sottopasso, al fine di salvaguardare la sicurezza dei residenti e la fruizione dei passi carrabili, nonchè di quanti transiteranno nel sottopasso stesso.
Sulla vicenda interviene il consigliere di minoranza Enzo Bertoldi, che da tempo segue l’evolversi del progetto.
«Per la parte riguardante via Montegnacco infatti - sottolinea - gli abitanti lungo la strada dovrebbero fruire di un impianto semaforico a chiamata e attraversamento pedonale che attiveranno ogni volta che dovranno immettersi in strada, bloccando così di fatto il traffico in entrata al paese.
Nella mozione avevamo anche evidenziato che sebbene sollecitati da diversi cittadini, non ci è stato permesso di prendere parte agli incontri.
Qualche settimana dopo, il 3 maggio 2006, la giunta comunale ha approvato il progetto definitivo mantenendo in sostanza il progetto presentato ai cittadini coinvolti dall’intervento, nei primi mesi del 2006, infischiandosene di quanto posto in attenzione dalla minoranza».
«Noi, attraverso il documento che dovrà essere comunque discusso nel prossimo consiglio comunale, chiediamo che l’attuale progetto venga rivisto con l’obiettivi di fornire maggiori garanzie di sicurezza ai cittadini e alle famiglie residenti».
Francesca Artico
Sottopasso, raccolta di firme
21 luglio 2006 - pagina 15 sezione: Udine
Sottopasso con telecomando
SAN GIORGIO. Stop al progetto del nuovo sottopasso.
Si è ufficialmente costituito mercoledì sera il “Comitato spontaneo sottopasso”, che ha avviato una raccolta di firme per sospendere l’iter di ampliamento dell’opera, da presentare al sindaco di San Giorgio di Nogaro, Pietro Del Frate.
Al comitato hanno aderito, in modo trasversale alla politica (è presente anche Danilo Zuliani, componente della Margherita) moltissimi cittadini, non soltanto i residenti della zona.
Nel corso dell’incontro pubblico organizzato dalla minoranza consigliare di San Giorgio, durante il quale ha evidenziato che «deve essere il cittadino a diventare protagonista e a porsi davanti alle istituzioni per costringerle a discutere, questo naturalmente con il supporto dell’opposizione».
Enzo Bertoldi, consigliere della Cdl, in precedenza aveva spiegato che nel consiglio comunale del 14 giugno era stata bocciata dalla maggioranza (assente Dri, la Fransoni non aveva partecipato alla seduta) la mozione di richiesta di sospensione delle procedure per l’ampliamento del sottopasso «del quale alcuni della maggioranza non sapevano cosa andavano a votare e sul quale erano assolutamente impreparati».
Il vicepresidente della Provincia, Paride Cargnelutti, in veste di consigliere di minoranza, ha sottolineato la sua preoccupazione per quello che sta accadendo in Comune a San Giorgio dove «c’è una coalizione che perde pezzi senza fare un minimo di autocritica o riflessione».
Il sottopasso, esempio di cosa non si deve fare -, ha concluso - è un problema di tutti e non si riesce a capire perchè ci si incapponisca su un’opera che va a intaccare il paese senza confrontarsi con i cittadini e che tre quarti della maggioranza non conosce o non condivide».
Francesca Artico
«Sottopasso, ecco come va fatto»
16 dicembre 2009 - pagina 11 sezione: Udine
SAN GIORGIO DI NOGARO.
«Se l’amministrazione del sindaco Del Frate ascolterà e recepirà le nostre richieste e osservazioni, il nuovo sottopasso sarà più aderente alle richieste dei cittadini: se non sarà possibile attuare le prescrizioni, è preferibile lasciare le cose come stanno».
Non piacciono a Enzo Bertoldi, consigliere comunale di opposizione, le spiegazioni dell’assessore ai Lavori pubblici, Flavia Tomba, sul progetto di ampliamento del sottopasso di via Max di Montegnacco, e il nuovo sistema viario delle vie coinvolte, sottolinea infatti che «il progetto che l’assessore dice che si è trovata, ossia il sottopasso con telecomando che azionava il sistema semaforico per fermare il traffico, è la precisa volontà del sindaco Del Frate e della su vecchia e nuova giunta.
Nell’estate del 2008 - attacca Bertoldi -, quando l’assessore Flavia Tomba, sedeva già nei banchi della maggioranza, abbiamo depositato una interrogazione sul sottopasso e preteso una risposta scritta.
In tale risposta il sindaco ribadiva la volontà sua e della sua amministrazione ad andare avanti con il tunnel di via Marittima e via Montegnacco, con tutte le complicazioni di viabilità e soprattutto di sicurezza per gli abitanti di via Montagnacco.
Infatti, proprio a seguito delle dichiarazioni di Del Frate, a settembre 2008 è stato protocollato il progetto del sottopasso con il tunnel da via Marittima a via Montegnacco.
Nell’ultima commissione - continua -, noi abbiamo apprezzato la volontà di cambiare idea e di portare avanti quanto dai noi scritto nel nostro programma elettorale, ma è bene precisare che noi, in commissione urbanistica, non abbiamo approvato alcun progetto, ma abbiamo acconsentito a una bozza di variante progetto del sottopasso di via Montegnacco, che non si può chiamare progetto.
Non si tratta di uno studio complessivo, così come ha dichiarato l’assessore Tomba, ma di uno schizzo, infatti abbiamo deciso di inserire in forma scritta tutte le prescrizioni alle quali la maggioranza dovrà attenersi e che riguardano per la maggior parte le condizioni al contorno dell’opera».
Bertoldi evidenzia che queste prescrizioni prevedono «un eventuale ascensore o piattaforma per consentire ai diversamente abili e agli anziani di salire con facilità alla quota di via Montagnacco; di studiare le condizioni al contorno dell’uscita in sicurezza della pista ciclabile su via Marconi; di ristudiare gli accessi e gli spazi nell’incrocio tra le vie Canciani, Marconi e piazzale D’Agostini; di esaminare le tematiche del percorso ciclo pedonale in uscita verso sud di via Marittima, di rivedere e mettere in sicurezza l’incrocio con via Isonzo.
Da questo si potrà decidere se eliminare l’attuale percorso ciclopedonale. Vigileremo- conclude- affinchè tali prescrizioni vengano rispettate».
Francesca Artico
Area Peep di San Giorgio: residenti senz’acqua
10 agosto 2005 - pagina 12 sezione: Udine
SAN GIORGIO DI NOGARO. Problemi di reperibilità d’acqua per i cittadini del Peep. Diversi residenti della zona Peep da tempo lamentano problemi relativi alla gestione dell’acqua che, a loro dire, sembra addrittura manchi nei periodi di particolare utilizzo, come in queste ultime settimane di grande caldo.
La zona del Peep è l’unica acquedottizzata del comune di San Giorgio di Nogaro e, pare che l’insufficenza dell’acqua sia dovuta a una mancanza di pressione per interventi non “perfetti” eseguiti dal Consorzio di depurazione.
La situazione è stata messa in evidenza nell’ultimo consiglio comunale dal consigliere di minoranza, Enzo Bertoldi, che ha anche sottolineato come problemi creino anche le fognature eseguite in passato dal Consorzio di Depurazione, rete fognaria posta in quota superiore a quella comunale eseguite in precedenza.
Questo rende impossibile per diversi cittadini del Peep collegarsi alla rete consortile proprio perchè la quaota di scarico delle abitazioni è inferiore alla quota di collegamento della rete fognaria di recente realizzata dal Consorzio di Depurazione, rendendo di fatto tecnicamente impossibile l’allacciamento allo scarico delle acque nere delle case alla rete.
Bertoldi ha inoltre chiesto al sindaco, Pietro Del Frate, di trovare una forma di sensibilizzazione e di pressione nei confronti dell’ente (Tubone) affinchè risistemi i lavori non perfettamente eseguiti. In particolare, riferendosi a un provvedimento della giunta comunale di qualche mese fa, ha chiesto che le somme disponibili dovute ai ribassi d’asta dei lavori in appalto, vengano utilizzati per risistemare le fognature e mettere in condizione i diversi cittadini contribuenti di allacciarsi per utilizzare il servizio.
«Anche perchè - ha sottolineato Bertoldi - le case preesistenti non si possono alzare».
Del Frate, che ha evidenziato questa situazione anche in occasione dell’assemblea del Tubone, sottolinea che «le giustificazioni del Consorzio sono sempre le stesse: siamo in forte difficoltà, non abbiamo risorse per intervenire, ritengo però che queste giustificazioni non possono durare all’infinito».
Ha comunque garantito il suo impegno per risolvere la situazione «anche a costo di avere un contrasto con il Consorzio stesso».
Francesca Artico