Trasporto ferroviario di sostanze pericolose a pochi passi dal centro di San Giorgio!
Il mancato spostamento della ferrovia di Via Marittima è una responsabilità strategica di chi ci ha governato negli ultimi 20 anni a San Giorgio di Nogaro.
Nell'articolo di seguito riportato (dell'11 luglio 2009!!) si riportano le motivazioni per la non realizzazione del tracciato ferroviario a ovest di San Giorgio di Nogaro.
La sintesi è questa: Mentre il Consorzio Aussa Corno stava lavorando per un collegamento ferroviario a ovest di San Giorgio inserendolo nel piano infraregionale, il comune rendeva edificabili proprio quei terreni dove doveva passare la ferrovia vanificando di fatto il lavoro del Consorzio, il tutto malgrado nel consiglio di amministrazione della Ziac ci fosse un consigliere in rappresentanza del comune di San Giorgio.
NEL PROGRAMMA DI COALIZIONE C'È L'IMPEGNO PER IL TRASFERIMENTO FUORI DAI NUCLEI URBANI DELLA FERROVIA DI COLLEGAMENTO ALLA ZONA INDUSTRIALE, ORA PARALLELA A VIA MARITTIMA.
Bertoldi: ferrovia, tempi lunghi
Messaggero Veneto 11 luglio 2009
SAN GIORGIO DI NOGARO. «Non si può che concordare con il sindaco, Pietro Del Frate, la preoccupazione per il transito attraverso la vetusta ferrovia dei carri che trasportano sostanze pericolose da e per la zona industriale e il porto, che lambiscono via Marittima e Porto Nogaro, ma bisogna però ricordare come la sinistra sangiorgina abbia vanificato gli sforzi fatti in passato dall'Aussa Corno per un collegamento ferroviario a ovest di San Giorgio inserendolo nel piano infreregionale, mentre il comune rendeva edificabili quei terreni». Enzo Bertoldi, consigliere di minoranza di San Giorgio di Nogaro sottolinea come a fronte di questa situazione «c'è la necessità di una ferrovia più moderna, con curve dotate di opportuni raggi di raccordo, che permetta di trasportare in sicurezza secondo le moderne normative, i carichi. E' da evidenziare però una verità - afferma - quella della vanificazione da parte della sinistra di San Giorgio degli sforzi fatti in passato dal Consorzio della Ziac, che nei suoi piani aveva previsto una ferrovia a est della frazione Galli, che si andava a raccordare con la linea Trieste – Venezia, nella stazione di San Giorgio, verso lo scalo di Cervignano».
«Ebbene, mentre l'Aussa Corno inseriva nel piano infraregionale tale previsione, dall'altra, il comune definiva nel sedime di passaggio alcune aree direttamente edificabili e ne sono l'esempio le ville a schiera recentemente costruite nei pressi del sottopasso dei Galli dove doveva passare la ferrovia il tutto malgrado nel consiglio di amministrazione della Ziac ci fosse un consigliere in rappresentanza del comune di San Giorgio. Il tracciato ferroviario - conclude Bertoldi - a sud- est di san Giorgio (ossia dal porto verso Torviscosa), sempre previsto dalla pianificazione di lungo periodo nel piano infraregionale e sponsorizzato in campagna elettorale da Del Frate come cosa imminente, dalle notizie di qualche anno fa aveva una pianificazione che prevedeva la sua realizzazione in concomitanza con la Tav cioè tra un decennio».
Francesca Artico