Riduzione delle tariffe TARI

La mia proposta è quella dopo aver pagato (giustamente) la propria quota variabile in funzione del numero di componenti, di uniformare €/mq uguale per tutti i nuclei. (indicativamente 0,777€/mq/anno).

Se sei un genitore come me, guardi l'ultima bolletta pagata e ricalcoli la tassa capisci il risparmio indicativo che ne deriva per la famiglia soprattutto se abiti in periferia.

Per fare questo è necessario (per questo si parla di un percorso istituzionale):

1) La collaborazione con la Regione per intervenire con leggi e regolamenti specifici

2) Che il comune di San Giorgio di Nogaro ritorni ad avere il proprio rappresentante all'interno del consiglio di amministrazione della NET (posto perso ad agosto 2017 sebbene il nostro Comune ha la sede dell'ex CSR).

Di seguito trovate quanto già dibattuto in Consiglio Comunale sull'argomento con l'analsi demografica e dei mq del paese.

Allegato al dibattito in Consiglio Comunale del 20 luglio 2016 relativo alle TARIFFE TARI

La TARI è una tassa iniqua per le famiglie con 1 o più figli a carico. (3 o più componenti)

Infatti, non si capisce come mai una famiglia dopo aver pagato (giustamente) la propria quota variabile in funzione del numero di componenti, abbia una disparità sulla Quota fissa (€/mq/anno) riguardante la superficie della abitazione che aumenta all’aumentare del numero dei componenti.

Prendendo come riferimento la Quota fissa (€/mq/anno) di un componente, quello che emerge dalla tabella seguente è che vi è una maggiorazione progressiva (€/mq/anno) della superficie delle abitazione che arriva al 162% per le famiglie con 6 componenti.

Non si capisce perché una famiglia con 6 componenti, dopo aver pagato (giustamente) oltre 180€/anno di quota variabile, abbia una maggiorazione del 162% sugli €/mq della propria abitazione rispetto a una famiglia con un solo componente quando quest’ultima paga (giustamente) quasi 32€/anno di quota variabile.

In sostanza non si riesce a capire come mai per 100mq di casa di una famiglia di 4 componenti debba pagare oltre 40 € in più rispetto a un nucleo di 1 componente, una famiglia di 5 oltre 50€ in più, una famiglia di 6 componenti oltre 60 euro in più.

Se poi consideriamo le poche famiglie che abitano in vecchie case di periferia con porticati e tettoie dove si superano facilmente i 200mq gli incrementi per famiglia di tassa rifiuti raddoppiano e triplicano e gli importi complessivi diventano in alcuni casi più alti di quelli delle attività economiche.

 Dalla tabella seguente, osservando la distribuzione demografica dei nuclei familiari e i relativi mq di abitazione, risulta che oltre 200 mila mq pagano una cifra inferiore a 1 €/mq di casa (circa 3000 persone), mentre pochi nuclei (circa 800 persone) che rappresentano il 10% dei mq di case del paese pagano dal 142% al 162% di tassa rifiuti in più dopo aver comunque pagato rispettivamente per la quota variabile (€/anno) 117,11€, 154,37€, 180,99€.

Elaborazione dei dati forniti da uffici a fine giugno 2015

Quindi se da un lato è corretto applicare le tariffe minime alle famiglie e alle attività produttive è altrettanto vero che è necessario rivedere con cortese sollecitudine la quota fissa (€/mq/anno) delle abitazioni del 10% della popolazione e delle famiglie.

Concludendo, così come proposto dal nostro gruppo consigliare negli ultimi due consigli comunali a partire dove venivano approvate le tariffe TARI.

Chiediamo di uniformare e rendere uguale per tutti la quota fissa (es 0,777€/mq/anno) poiché così rimanendo lo stato delle cose, la TARI altro non è che, per una minoranza che riguarda il 10% della popolazione e le famiglie, una ulteriore iniqua tassa patrimoniale sulla casa.

Enzo Bertoldi Consigliere Comunale Lista Civica Cambiamento Responsabile